di Paolo Rausa
Una Festa popolare con centinaia di stranieri e italiani in un grande abbraccio fisico e ideale: questo è stata la festa di accoglienza e di solidarietà organizzata dal Comitato Zona 8 Solidale di Milano il 1° Novembre di fronte alla Caserma Montello, in via Caracciolo, zona piazza Firenze. Uno degli organizzatori ci dice di aver appreso da fonti di stampa che sono iniziati i trasferimenti dei primi ospiti alla Caserma Montello e che il Comitato avrebbe voluto ‘accoglierli alla luce del sole e con un sorriso’, comprendendo tuttavia le ragioni di sicurezza che hanno reso necessaria una diversa modalità. Sa bene che nei giorni scorsi e soprattutto nei prossimi continueranno ‘le minacce di chi continua a soffiare sul fuoco della paura e del razzismo per un proprio tornaconto politico.’ E ribadisce: ‘Siamo pronti a dar loro il benvenuto della Milano antirazzista e solidale con questa grande Festa multiculturale ‘Note e sapori dal Mondo’ , che ha riempito le strade intorno del profumo delle spezie dei cibi, della musica e delle parole di chi accoglie i nuovi cittadini e cittadine con un abbraccio.’ Qui davvero nessuno è straniero! – termina con un’apertura delle braccia, consapevole delle traversie e dei rischi che gli scampati alle guerre e alle carestie e alle traversate nel mare hanno vissuto e subito. Sono state decine le adesioni: dalla Cgil di Milano, all’associazionismo laico e cattolico, all’Auser, a partiti come Sel e i Verdi, a circoli del PD come il circolo A. Caponnetto, a numerosi centri sociali, per una festa che, oltre ogni aspettativa, ha superato i confini del quartiere per annunciarsi come un grande momento di ritrovo della Milano solidale ed antirazzista. Una festa che è stata occasione per ribadire le richieste del Comitato: ‘Chiediamo che l’ente gestore pratichi una accoglienza dignitosa, che crei ed organizzi attività che favoriscano l’integrazione e la conoscenza con il quartiere, che la caserma Montello non diventi un fortino chiuso, ma sia luogo aperto e permeabile al dialogo, alla conoscenza, che nuovi e vecchi abitanti possano guardarsi negli occhi e superare le reciproche diffidenze. Chiediamo che le istituzioni siano rigorose nel vigilare sulle condizioni di accoglienza, e che informino con puntualità i cittadini.’ Uno sguardo anche alle sofferenze dei nostri fratelli, colpiti dal sisma nei borghi disseminati sull’Appennino dell’Italia Centrale: ‘La solidarietà per noi non ha confini o colori, e la festa è anche l’occasione per una raccolta di fondi in solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dallo sciame sismico di queste ore in centro Italia, costrette a lasciare le proprie case.’ Intanto le note e gli odori del cibo e delle spezie rendono dolce l’aria di questa Milano solidale e con il cuore in mano. Info: Comitato Zona 8 Solidale.